mercoledì 10 aprile 2019

GIOVANI CAMPIONI DELLO SPORT


 GIOVANI SPORTIVI

I nostri giovani campioni sono stati i protagonisti di tre edizioni della "Serata dello Sport" (presso il Palablu) - dal 2009 ad oggi - nelle quali sono stati premiati: Jenni Barazza (pallavolo), Chiara Busiol (ginnastica ritmica), Mattia Citron (pattinaggio artistico a rotelle), Alberto Dario (pattinaggio artistico), Iliana e Riccardo Pedron (ginnastica artistica), Stefano Serafin e David De Lorenzi (ginnastica artistica), Stefano Vettorel e Yuri Pessotto (ciclocross/ciclismo), Maurina Sessolo (arbitro pallavolo), Alessia Tonon (pallavolo), la squadra di pallavolo dell'I.C. Codognè a.s. 2011/2012 (Setten Marina, Vidotto Marina, Pasin Veronica, Furlanetto Jessica, Gava Maria, Cescon Nicol, Marchese Alessandra, Giuli Valentina, Marion Giorgia, Dal Mas Lisa, Pizzin Giada, Chies Sofia), Greta Gardenal (Pallavolo), Mattia Vendrame (lancio del peso), Daniele Benotto (beach volley), Alex Rossi (fisioterapista sportivo), Alex Zanetti (calcio).
Queste serate sono state preziose occasioni per ringraziare e donare simbolici riconoscimenti a tutte le persone (dirigenti, allenatori, accompagnatori, volontari) che assistono i nostri giovani sportivi e li seguono nella loro crescita personale e sportiva, come puro volontariato.


 Mattia Citron: Campione Italiano di pattinaggio artistico

Codognese doc, dall'età di cinque anni pratica il pattinaggio artistico a rotelle con grande passione ed impegno, da ben quattro anni detiene il titolo di Campione Italiano AICS di categoria.
Nel 2011 conquista il titolo di Campione del mondo di categoria in Brasile, nel 2012 si laurea Campione Europeo di pattinaggio artistico gruppi spettacolo (categoria grandi gruppi), dopo aver conquistato il titolo Regionale e Italiano, infine vince anche il campionato mondiale ad Aukland in Nuova Zelanda il 7 ottobre dello stesso anno.
Risultati 2011: Medaglia di bronzo ai campionati Regionali; Medaglia d'oro ai campionati Italiani; Medaglia d'oro ai campionati Europei; Medaglia d'oro ai campionati Mondiali.
Risultati 2012: Medaglia d'oro ai campionati Regionali; Medaglia d'oro ai campionati Italiani; Medaglia d'oro ai campionati Europei; Medaglia d'Oro ai campionati Mondiali.

Battistin Francesca:

Vice Campionessa Italiana AICS, Misano settembre 2013;
Campionessa Provinciale AICS, Mareno giugno 2014;
Campionessa Italiana AICS, Riccione settembre 2014;
Campionessa Regionale AICS, Sedico novembre 2014.










Yuri Pessotto: Campione Italiano di ciclocross


Una giovane promessa del ciclismo nato il 31 maggio del 1995, conta al suo attivo numerosissime vittorie, su strada e nel ciclocross.













Jenny Barazza




La carriera di Jenny Barazza comincia nel 1996, esordendo in Serie C1 con l'ASD Volley Codogné, squadra del suo paese natale. La stagione successiva invece fa il suo esordio nel volley professionistico con l'Ags Volley San Donà in Serie A2: durante l'estate 1998 vince la medaglia d'oro con la nazionale Under-19 al campionato europeo di categoria e nello stesso anno entra a far parte del Club Italia. Il 7 gennaio 1999 gioca la prima partita per la nazionale maggiore italiana, contro Cuba, partecipando ad un torneo amichevole a Brema, in Germania.
Nella stagione 1999-00 gioca il suo primo campionato di Serie A1 ingaggiata dalla Futura Volley Busto Arsizio, mentre nelle due stagioni successive gioca per la Romanelli Volley di Firenze. Nel 2002 lascia l'Italia per la Spagna, giocando nel Club Voleibol Albacete, club militante nel massimo campionato spagnolo.
Nella stagione 2003-04 rientra in Italia, iniziando un lungo sodalizio con il Volley Bergamo che durerà per sei annate. Questo periodo è ricco di vittorie per la giocatrice sia a livello di club che con la nazionale: con la squadra orobica vince due scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana e tre Champions League, mentre con la nazionale il cammino sarà un po' più travagliato. Durante la gestione Bonitta vince due argenti, uno al World Grand Prix 2004 e uno al campionato europeo 2005, seppur non utilizzata spesso come titolare; con il cambio di allenatore e l'arrivo di Massimo Barbolini, diventa, a partire dal 2007, una delle giocatrici chiave della squadra, vincendo due medaglie d'oro al campionato europeo 2007 e 2009, un oro alla Coppa del Mondo 2007 e un oro alla Grand Champions Cup 2009. Partecipa inoltre alle Olimpiadi di Pechino, chiuse al quinto posto.
Nell'annata 2009-10 viene ingaggiata dall'Asystel Novara, ma la stagione è alquanto fallimentare, chiudendo il campionato nella parte bassa della classifica ed ottenendo un quarto posto in Champions League. Con la nazionale vince una medaglia di bronzo al World Grand Prix.
Nell'estate 2010 firma un contratto con la squadra dell'Eczacıbaşı Spor Kulübü, militante nel campionato turco, ma poco prima del campionato mondiale 2010, abbandona momentaneamente l'attività agonistica a causa della sua gravidanza. Nel 2011 dopo la gravidanza torna a giocare nell'Universal Volley Femminile Modena, ma nel gennaio 2013, a causa del fallimento della società, passa all'Imoco Volley Conegliano, per terminare la stagione 2012-13, vincendo, nella stagione 2015-16, il suo terzo scudetto e la Supercoppa italiana 2016 e la Coppa Italia 2016-17.
Per la stagione 2017-18 si accasa alla Pallavolo Hermaea di Olbia, in Serie A2.

Stefano Vettorel (Bosco Orsago), il giovanissimo talento di Codognè, capace di aggiudicarsi, la scorsa estate, profeta in patria, il campionato italiano esordienti secondo anno a Povegliano. Al salto di categoria, sarà fra gli osservati speciali del gruppo.






 I.C. di Codognè - Volley femminile 3° posto alle nazionali di Chianciano 2012 - Setten Martina; Vidotto Marina; Pasin Veronica; Furlanetto Jessica; Gava Maria; Cescon Nicol; Marchese Alessandra; Giuli Valentina; Marion Giorgia;
Dal Mas Lisa; Pizzin Giada; Chies Sofia.
Insegnante allenatrice: Stefan Wally.











Daniele Benotto campione italiano di Beach Volley 2010 e 2011;
Dal 2006 al 2012 Sisley Volley Treviso.








Arti Marziali

Maurizio Bozzetto studente ed insegnante della "YD Master Franci's School" di Codognè, si è distinto nell'anno 2012 in due categorie con il seguente risultato:

- 1° classificato TKD Forme;
- 1° classificato tecniche di rottura.

Ian Luca Mattera studente della "YD Master Franci's School" di Codognè, si è distinto nell'anno 2012 in due categorie con il seguente risultato:

- 1° classificato TKD forme;
- 3° classificato combattimento.

Dodgeball 

Sabato 16 e domenica 17 aprile 2016 si è tenuto a Manchester il "Dodgeball world cup 2016" il primo, vero ed ufficiale, Campionato Mondiale di Dodgeball al mondo. A questa manifestazione hanno avuto accesso le prime otto squadre al mondo: le prime tre in Europa, le prime tre in Asia/Oceania, la prima in America e la prima in Africa. l'Italia femminile si è piazzata in seconda posizione all'ultimo europeo a Belfast nel 2015, guadagnandosi così l'accesso al mondiale. La squadra azzurra conclude la sua avventura al quarto posto assoluto. La nostra concittadina Wanda Forest ha fatto parte della Nazionale azzurra.


Rugby femminile

La nazionale femminile di rugby ha preso parte al torneo delle "sei nazioni 2016", che vedrà l'Italia impegnata al Bonnybrook Stadium di Dublino. Per le azzurre, reduci dalla vittoria sulla Scozia che ha valso loro la qualificazione ai Mondiali del 2017, è già ora di guardare avanti e cercare di raggiungere il secondo obiettivo della stagione. L'Italia mancava dalla massima competizione mondiale dal 2002 e se aggiungiamo che le nazionali partecipanti sono solo dodici, il traguardo è ancora più prestigioso. Componente del XV azzurro la nostra Manuela Furlan del Benetton Rugby Treviso.


Tiro 

Il poligono di Vittorio Veneto porta bene agli specialisti della carabina e della pistola, che si sono addirittua superati rispetto all'ultima edizione dei campionati regionali, conquistando oltre ai ventuno primi posti anche diciannove medaglie d'argento e tredici di bronzo, di cui tre vinte dalla bravissima Dalila Olto in CIO, CST e CS3p.










GALEAZZI CLARA

 Clara Galeazzi - Battistuzzi

 Clara ha saputo coniugare tutti i suoi talenti e li ha messi senza timore, e senza aspettarsi nessun premio, a servizio della comunità.
La "Signora delle Pergamene", come è stata definita nel servizio andato in onda su Reteveneta il 20 agosto 2014, svolge tante altre attività: alcune di volontariato (presso il Ceod di Codognè, al servizio prelievi, al piedibus) altre di semplici ma importanti momenti di svago, come le cene di pesce da "Tituta" a Caorle, oppure nell'organizzazione di viaggi culturali alla scoperta del Veneto e delle sue meraviglie.
Ha portato quasi un migliaio di persone in crociere diverse ne Mediterraneo con la MSC crociere.
 Un vulcano di iniziative. Tra le sue ultime creazioni un paio di calendari per il Comune di Codognè.
Clara, diplomata all'ITC Cima a Conegliano, ha scoperto la sua passione per la scrittura (ereditata dal nonno è dal papà) alle superiori, quando veniva chiamata in segreteria a redarre le pagelle dei suoi compagni di classe. Finita la scuola ha trovato la voro alla Zoppas, da dove è stata scelta negli anni Sessanta per presentare la prima "Lavatrice super-automatica".
Sposatasi con un artigiano del legno e del ferro ha avuto una figlia; Rosella che le ha regalato un bellissimo ed adorato nipote, Michael.
La sua casa come lei, attraverso foto e ricordi di tutte le sue avventure, di una vita spesa bene, coltivandola sua passione tenendo i piedi ben saldi per terra, regalando nel mettere i suoi talenti al servizio degli altri, momenti di gioia, serenità e una montagna di sorrisi.

 Pergamena inviata a Papa Francesco

giovedì 7 gennaio 2016

BATTISTUZZI LETIZIA

POETESSA

Letizia Battistuzzi nasce a San Vendemiano nel 1958. Oggi vive a Codognè. Nel 1976 si diploma maestra elementare e nel 1981 termina gli studi nel corso di specializzazione per diversamente abili psicofisici. Nel 2009 pubblica la sua prima raccolta intitolata “Come ali di farfalla” a cui seguono “Volano i pensieri”, “Del viver no so” e “Mi inebrio”. Nel 2015 partecipa come poetessa a “Poesie per EXPO 2015” e prepara una nuova raccolta di prossima pubblicazione. Ha ottenuti numerosi riconoscimenti ad importanti concorsi letterari nazionali ed europei. 

Ricorrere alla poesia significa per me osservare il mondo e la vita liberandomi da sovrastrutture e da parole inutili. E' cercare di cogliere l'essenza degli accadimenti, specialmente quelli che provocano il dolore, per raggiungere al di là dell’emozione, la speranza nell'abbandono all'infinito. E' un bisogno che è nato dal profondo, da anni di solitudine, dalla ricerca di comunicare e trasmettere l'esperienza che non si è soli perchè al di là delle stelle c'è Qualcuno che ci guarda e ci ama...e tutto in un attimo, in sintesi. L'HAIKU è lo stile poetico giapponese a cui ricorro. Esso è uno stile che a partire dal secolo XVI si trasformò da comico satirico in lirico. Il mio non è un haiku puramente tecnico o classico caratterizzato dal fatto che uno dei tre versi introduce un argomento che viene ampliato e concluso negli altri due. Preferisco affidarmi ad un verso in cui l'attimo di vita diventa tessera di un mosaico che ha valenze autobiografiche. Prediligo infatti introdurre nei miei versi una emozione personale con i suoi elementi esistenziali. L’ amore, è il sentimento che pervade nelle mie poesie che rivelano pure la stagione immergendo il lettore nell'atmosfera che descrivo.

Attendo il ritorno
del sole n festa
per rischiarare il cuore
di bianco pensiero.
Un respiro
per il respiro
                  dell’eternità.

 …e ci fu quel tempo
di porte chiuse
con parole di nessuno
ed ora nell’autunno
il raggio chino
illumina il mio volto
sul sfiorir solitario
dell’esistenza rasserenata
col vigore dell’amore del cielo.
                    … e ci fu quel tempo
  
…e come aquila
riposerò il mio dolore
sull’infinito Tuo cuore
per riscoprirne infine
gioia d’incanto.

             …e nell’infinito tuo cuore





BIASI STEFANIA


PITTRICE

Sono Stefania Biasi, nata a Conegliano il 25.08.1969 cresciuta e residente a Codognè, sono sposata con due figli: Sofia e Sebastiano. La passione per il disegno è iniziata già quando avevo 12 anni, prima come hobby, copiando i fumetti dei cartoni animati poi passando alla pittura ad acquerello, olio su tela e ritratti a matita o pastello. Mi hanno aiutato sicuramente alcune nozioni della scuola d’arte sull’uso della luce e delle ombre, il disegno dal vero e il chiaroscuro. Questo hobby mi ha portato a condividere con altri questa mia passione realizzando anche quadri su commissione. La mia più grande ispirazione viene dai paesaggi naturali e dalle figure animali in generale. Con il passare degli anni mi sono ritrovata a disegnare e riprodurre figure sacre, in particolare la Madonna col bambino, per la sensazione di pace e serenità che mi danno. In questi anni ho sviluppato e approfondito diverse tecniche di rappresentazione, dalla matita al carboncino, dai colori ad olio all’acquerello, perfezionandole sempre di più come autodidatta. Attraverso la pittura mi sento realizzata, dipingo d’impeto quando i soggetti sono sacri, mentre per quanto riguarda la ritrattistica disegno a più riprese per perfezionare, con cura quasi maniacale, l’opera. I soggetti delle mie opere sono i più disparati, dalle persone ai paesaggi, dagli animali alle nature morte. Nel ritratto a matita uso il chiaroscuro per il senso della realtà mentre uso le sfumature per dare espressività. Negli acquerelli uso colori vivi, accesi per sottolineare la bellezza del nostro patrimonio. Dal 1990 al 2012 ho fatto parte come socio del “Gruppo arti visive” di Vittorio Veneto, con il quale ho partecipato ad alcune mostre espositive nei paesi limitrofi e della provincia. Vado particolarmente orgogliosa della mostra permanente presso l’ospedale di Treviso (reparto di psichiatria) a cui ho donato diverse mie opere. Spero di trasmettere attraverso le mie opere, tutta la positività, gioia e serenità, che mi ispirano, specialmente nei colori dei miei acquerelli.









BOSCARIOL ALDO

ARTISTA

Boscariol Aldo nasce a Roverbasso di Codognè il 10 dicembre 1952 ed è il settimo di sette fratelli. Finite le scuole trova lavoro presso un’azienda di Francenigo come operaio specializzato nella realizzazione di sedie. Dopo la nascita dei due figli, inizia quasi per caso a creare giocattoli: realizzare trenini, fiori, animaletti per i piccoli di casa diventa ben presto un buon passatempo. Col passare degli anni, la passione e l’impegno aumentano e si passa a vere e proprie opere artigianali realizzate con materiali di scarto, come blocchi di marmo, oppure legno e materiali facilmente reperibili in natura come le foglie di mais,radici,tronchi. I soggetti sono molteplici, così come le occasioni per esporre le proprie creazioni: la Festa dell’Abero di Roverbasso, la Festa della Zucca di Gaiarine, varie mostre presso la Biblioteca di Codognè e Palazzo Moro di Oderzo, così come la decorazione di importanti vetrine di negozi nel centro di Oderzo. Realizza, inoltre, delle sculture a grandezza naturale, partendo da tronchi di alberi recisi: il S.Bartolomeo, presso l’omonima Chiesetta a Bibano e la Dea dell’abbondanza presso la Cantina Tombacco di Gaiarine. Se finora ogni realizzazione nasce dalla passione autodidatta del Sig.Boscariol, recentemente questa sua arte gli da la possibilità di conoscere altri artisti locali, principalmente pensionati, che decidono di autofinanziarsi e coltivare insieme il loro talento. E’ cosi che affitta un locale presso la Casa di Riposo Simonetti di Oderzo e una volta alla settimana, grazie a un maestro chiamato da Zenson di Piave, partecipa a un corso di lavorazione della terra cotta, ampliando e affinando così le sue conoscenze artistiche.

“Tutte le mie creazioni non nascono per fini commerciali, ma sono il risultato di momenti magici, durante i quali le mie mani in armonia con l'animo e il cuore, danno forma a pensieri profondi. Specialmente per quanto riguarda le opere realizzate con materiali di scarto, mi lascio guidare dalle sensazioni che la meravigliosa natura che ci circonda mi suggerisce”









BREDA ANTONIO AMBROGIO

SCULTORE

Antonio Ambrogio Breda nasce a Codognè il 26 febbraio 1873 da Andrea e Teresa Derovere. Frequenta la scuola fino alla terza elementare e poi, insieme ai cinque fratelli (Maria, Giobatta, Olivio Ludovico e Angela Giuseppina), aiuta il padre nei lavori in campagna. A 15 anni si reca a servizio del parroco del paese per la somma di 8 lire; questi sono gli unici soldi utili, insieme a qualche guadagno delle sorelle maggiori, al sostentamento della famiglia che nel frattempo aveva visto mancare il padre. Nel 1890, a soli 17 anni tenta la sorte in un piccolo paese della Baviera dove trova lavoro insieme ad altri italiani in una fornace. Lì lavorava duramente fino alle nove di sera con una solo ora di riposo a mezzogiorno nella quale si mangiava cibo inspiegabile e si dormiva sulla paglia. Inizialmente viene pagato 36 marchi al mese e, anche se l'ultimo anno ne guadagna 50 purtroppo non riesce ad arricchirsi molto. Il 7 marzo 1894 viene chiamato sotto le armi a Novara e qui lavora ancora più duramente fino alla fine del servizio militare. Alla fine del febbraio 1896 parte da Codognè insieme a tre compagni, attraversano il Brennero e giungono a Zurigo in Svizzera dove trovano lavoro per tre settimane al porto di Männedorf. Lì le condizioni di lavoro sono molto dure tanto da dovevano lavorare nel fango e nell'acqua alta anche tre metri. Terminato il servizio e ritornato con i suoi compagni in città, trova un impiego sotto il NordwestBahn sul doppio binario Gotthardbahn (San Gottardo) fra le stazioni di Wollishofen e Thalswil. In questo periodo riesce a risparmiare e ad inviare a casa qualche soldo alla famiglia. Nel mese di Giugno riceve la notizia di essere stato raggiunto in Svizzera dal fratello maggiore, insieme partono da Zurigo diretti in Germania senza saper parlare una parola di tedesco. Dopo diversi tentativi trova lavoro dal Signor Bainneister Hutter come manovale remunerato con una paga di circa 3,50 marchi per 11 ore di lavoro. Il 28 settembre del 1896 inizia a lavorare in fabbrica, prima come manovale e successivamente addetto alle macchine per la lavorazione del legno. Qui prende 30 centesimi all'ora ed è molto contento del suo salario. Nel 1899, dopo una corrispondenza amorosa, sposa Zaia Regina, una giovane ragazza di Codognè nata il 19 maggio 1887 da Antonio a Dario Marina. Il 28 aprile dello stesso anno vanno ad abitare in Svizzera e a novembre vengono raggiunti anche dalla madre di lei e dal fratello Giovanni. Tra il 1903 e il 1906 Antonio, che aveva sempre coltivato la passione per il legno, inizia a lavorare, con l'aiuto dell'amico Massimo Dostmann, ad un altarino in legno traforato alto tre metri. La realizzazione dell'opera richiede molto impegno, materia prima e anche molti soldi. Dopo tre anni passati a dedicarci il tempo libero finalmente l'opera viene terminata e Antonio ha l'onore e la soddisfazione di esporla al pubblico il giorno della Processione del Corpus Domini davanti la casa parrocchiale di Henan. Dopo un paio di settimane l'altarino viene smontato e spedito in Italia per regalarlo alla Parrocchia di Codognè dove viene sistemato nella chiesetta dell'Asilo Sacro Cuore di Gesù. Nel 1920 Antonio si ammala al cuore ma possiede ancora un po' di forza per continuare a svolgere qualche lavoro fino alla morte, il 3 luglio 1945.


Di seguito si riporta le parole con cui l’artista Antonio Breda descriveva la sua opera:
Niederuyuril, 18 Aprile, 1926
Molto reverendo Don Vittorio Bernardi, 

Mi fa tanto piacere la di Lei intenzione di illustrare in un libro di memorie anche l’Altarino da me costruito. Però poco posso dirLe, soltanto che fu tutto fatto dopo il lavoro giornaliero e cioè nelle ore di sera, di notte e anche di domenica: Che il buon Dio mi perdoni! Il disegno è di provenienza germanica, il lavoro di traforo (segatura) io feci da solo e durò ben tre anni, dal 1903- 1906. Il legno lo comperai coi piccoli risparmi raggranellati quindicina per quindicina. Nel lavoro di montaggio e incollatura fui aiutato da un mio collega germanico, certo Massimo Dostmann che pure nelle ore d’ozio volenterosamente si offerse al mio invito e al quale a lavoro finito diedi una piccola indennità corrispondente a 10 centesimi all’ora. L’Altarino, compiuto che fu, venne esposto la prima volta in occasione della grandiosa Processione del Corpus Domini, davanti la casa parrocchiale di Henan ed io ebbi la compiacenza di vedere posato sul mio Altarino il Padrone e Signore del mondo, e questo fu la mia più grande ricompensa. Dopo alcuni giorni l’abbiamo smontato in diversi pezzi per la verniciatura. Poi a spese mie siamo andati a S. Gallo per l’acquisto delle statue e provveduto per l’imballaggio, di mia spontanea volontà inviai l’altarino oltre il Gottardo a destinazione del mio paese nativo, di Codognè, e che rimanga là fino che sarà consumato. Quando farò visita al mio paese, non mancherò di darle una nuova offerta. Per tanto La riverisco e mi creda Suo dev.mo
Antonio Breda







CANZIAN DANIEL

Chef

La cucina è sempre stata parte della sua vita, perchè i genitori gestiscono da anni un importante ristorante a Lignano Sabbiadoro. Oggi, la sua fama si espande. Dalla Scala al Vinitaly il menù del galà inaugurale parla trevigiano, o meglio codognese, con la regia dello chef Daniel Canzian. 
Dopo gli studi superiori e molta gavetta come richiede questa strada, perfeziona la sua formazione sotto la bravura dello Chef Gualtiero Maltesi  a Milano. Oggi vive e lavora a Milano dove gestisce il suo ristorante. 
Chef ormai al centro del settore della ristorazione nazionale e internazionale: sarà proprio Daniel, infatti, a curare il menu di apertura dell'edizione 2019 di Vinitaly, celebre kermesse nell'ambito vitivinicolo nata nel 1967 e in programma dal 7 al 10 aprile negli spazi di Verona fiere. 
Il pranzo di domenica 7 aprile porterà la sua firma, protagonista di un 2018 per lui fortunato e di un 2019 davvero promettente. Risale allo scorso 7 dicembre, infatti, la realizzazione di un suo menu per la cena della prima dell'Attila di Giuseppe Verdi alla Scala di Milano, un appuntamento con ben 500 invitati. Il piatto servito alla Scala è stato un omaggio a Codognè e alla mela cotogna.
E sempre Daniel ha rappresentato l'Italia nell'ambito dell'associazione internazionale Jeunes restaurateurs d'Europe (Jre), comprendente giovani ristoratori di tutto il mondo dove, all'inizio dell'anno, ha ricevuto l'incarico di gestirne l'area finanziaria e i fondi del bilancio europeo per i prossimi 4 anni. Una passione, quella di Canzian per il proprio lavoro, destinata a riscuotere sempre nuovi successi e che sarà sicuramente da esempio per i tanti giovani desiderosi di affermarsi in questo settore. 


(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnwews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it


 

CARNELOS SANDRO

ORGANISTA

Sandro Carnelos, ha studiato presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode in Organo e Composizione Organistica, Prepolifonia Gregoriana. È stato vincitore della prima Rassegna Regionale Organistica di Maerne (VE) ed ha effettuato oltre 1200 concerti, suonando in Italia ed all’estero, partecipando ad importanti Festival Organistici Internazionali (Budapest, Bourges, Hannover, Monaco, Zurigo etc). È organista titolare dell’organo A Zeni del Tempio Votivo di Ponte della Priula (TV), dedicato alla fraternità europea.

“Io credo che prima di pensare all'aspetto puramente emotivo, bisogna porsi nel rispetto dell'opera d'arte, si tratta di "ricostruire" in musica quello che la grafica di uno spartito ci comunica in maniera molto sintetica e talvolta anche imprecisa cioè:
…raccogliere informazioni su varie fonti sull'autore, periodo storico e situazione politico-culturale del suo ambiente,
…reperire le edizioni cosiddette "critiche" sul brano in questione,
…studiare l'opera da interpretare come si presume l'abbia pensata il compositore,
…rammentare che la musica non è un'arte "figurativo-plastica" cioè che si può visionare e restare immutata o quasi nel tempo, tipo pittura-scultura, bensì un'arte in continuo movimento, soggetta ai mutamenti di costume e soprattutto alla preparazione culturale dell'interprete,
…più che la propria emotività, la quale è molto personale, penso sia meglio rivolgere la propria attenzione a quella dei "fruitori" del proprio messaggio, cioè agli ascoltatori, i quali "sentono" la produzione artistica che viene loro propinata dall'esecutore in modo più o meno convincente.
…se manca uno dei tasselli preliminari descritti sopra, il "messaggio" emotivo non sussiste che nella fantasia di ognuno di noi”.








CISOTTO PIERMARIA

Poetessa.

Nasce a San Vendemiano il 23 dicembre1953, si diploma all'Istituto Magistrale di Sacile.
Vive a Conegliano e lavora, con i due figli e il marito, nell'attività di famiglia a Codognè.
E' nonna di cinque bellissimi nipotini, che sono la vera immensa felicità della sua vita.
Fin da giovane ha iniziato a scrivere poesie, fiabe e racconti.
Curriculum letterario:
Piermaria, nel marzo del 2014, partecipa al 2° Concorso Nazionale Città di Conegliano con la poesia "A mia Madre", riceve la prima segnalazione di merito. Il 7 settembre  2014 presenta, presso la sala consiliare del Comune di Codognè, la sua prima raccolta di poesie intitolata "Arcobaleni d'infinito", dove ricorrente e fondamentale è il tema della luce, "essenza" che deve accompagnare quotidianamente la vita di ogni uomo.
 Nel marzo del 2017, al quinto Concorso "Città di Conegliano", si classifica al 3° posto con la poesia "Primo Amore".
Nel giugno del 2017 al nono Concorso "Cardinal Branda Castiglioni" di Castiglione Olona (Varese), viene premiata con un 4° posto, ricevendo una Menzione d'onore con la poesia "Imprescindibile Luce".
Nel dicembre del 2017, alla 3^ edizione del Concorso Internazionale "Salvatore Quasimodo", viene premiata con una menzione di merito per essere arrivata tra i primi finalisti. In questo importante Concorso, che vede come Presidente di Giuria Alessandro Quasimodo, figlio del grande poeta Salvatore , premio Nobel per la Letteratura Italiana.
La poesia premiata si intitola "La luce dell'anima".
Certa che la poesia è la migliore espressione dell'anima, Piermaria fa tesoro di ogni esperienza poetica.

Codognè 25 gennaio 2018



V Concorso nazionale di poesia Città di Conegliano (7 maggio 2017) - terzo posto per Piermaria Cisotto con la poesia "Primo Amore".

DAL CIN LUIGI

SCRITTORE

Luigi Dal Cin (Ferrara, 1966) autore di libri per ragazzi, ha trascorso buona parte della sua infanzia e adolescenza a Codognè dove abitavano i suoi nonni paterni. Ha pubblicato oltre 100 libri di narrativa per ragazzi, tradotti in 10 lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, coreano, mandarino, cantonese, russo), ha già ricevuto una decina di premi nazionali di letteratura per ragazzi, tra cui il prestigioso Premio Andersen 2013 come autore del miglior libro 6/9 anni. Fa parte della giuria di concorsi letterari ed è docente di corsi di scrittura sullo scrivere per ragazzi per Cafoscariletteratura, per la Mostra Internazionale di Illustrazione per l’Infanzia ‘Le Immagini della Fantasia’ di Sarmede (TV) di cui ogni anno cura anche le fiabe proposte, per il Master ‘Illustrazione per l’Editoria’ dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, per i Movie Days del Giffoni Film Festival, per Fondazione Musei Civici di Venezia, per Fondazione Radio Magica Onlus, per Camù Centri d’Arte e Musei di Cagliari. Scrive per il teatro. Sulla sua opera sono state discusse Tesi presso le Università di Roma Tre, di Milano, di Udine, di Padova, di Catania, di Ferrara. Ha ideato per Monumenti Aperti il progetto ‘Le parole della bellezza’ che conduce dal 2013 per raccontare agli alunni il patrimonio storico-artistico-culturale d’Italia. Instancabile e appassionata la sua attività di incontri, spettacoli e laboratori di scrittura con gli alunni nelle scuole e nelle biblioteche di tutta Italia.

Gli alunni che, come autore di libri per ragazzi, incontro nelle scuole di tutta Italia a volte mi chiedono: “Che senso ha scrivere, narrare delle storie che magari finiscono bene, di fronte alla violenza, alle guerre, alla fame, alle cose brutte che finiscono male?”.
Allora racconto che c’è un’amica che sa spiegare benissimo la forza della narrazione: è Shahrazàd, un personaggio delle Mille e una notte. All’inizio della sua vicenda c’è un re tormentato dal tradimento della moglie. Sconvolto dal dolore e dal desiderio di vendetta ordina che ogni sera gli venga portata una nuova fanciulla che poi, di notte, uccide. Il popolo inorridito comincia a fuggire. Resta Shahrazàd, la figlia del visir: si dice abbia letto più di mille libri nella biblioteca del padre. Si offre al re per salvare la vita delle altre ragazze. Il re accetta, ma poi viene la notte e, anche per lei, il momento di essere uccisa. Shahrazàd allora chiede al re di potergli prima raccontare una storia. Il re, incuriosito, accetta. Shahrazàd racconta, e racconta, e intanto arriva l’alba. Di giorno il re si deve occupare delle faccende del regno: “Per ora ti faccio salva la vita – le dice – perché voglio sapere come finisce la tua storia, poi la prossima notte ti ucciderò”. Ma ogni notte Shahrazàd inizierà una nuova storia e, prima che sia terminata, ogni volta sopraggiungerà il mattino e dovrà interromperla. E ogni volta il re giurerà di farle salva la vita finché non avrà ascoltato il resto del racconto. Penso se lo sia chiesto anche Shahrazàd: “Che senso ha raccontare una storia di fronte a questo re che mi vuole uccidere, di fronte a tutto questo male?”. Ma poi le storie che Shahrazàd narra in quelle milleuno notti buie, salvano non solo la sua vita, ma quella di tutto il popolo. Salvano il futuro dell’intero regno. Salvano anche lo stesso re che alla fine si pentirà della propria vendetta omicida, annullerà la condanna a morte fin lì tenuta sospesa, s’innamorerà di Shahrazàd e saprà di nuovo gioire della vita. Le storie narrate da Shahrazàd tengono, così, lontana la morte. Quelle storie sospendono il tempo. Ma io credo che tutte le narrazioni, il tempo lo sospendano, anzi, credo che facciano scorrere dentro di noi il tempo di tutti gli uomini che hanno gioito e sofferto come noi. Le storie narrate fanno vivere in noi il tempo dell’intera umanità. Le storie ci salvano: danno nomi ai fatti, alle paure, alle speranze più profonde, e bloccano la ripetizione del male. ‘La storia delle genti passate serva da esempio alle generazioni future’ recita l’inizio delle Mille e una notte.

Tra gli oltre 100 libri pubblicati: La festa della luna, Ed. Happy Art 1999; Matteo, la luna, il sole e la signora Stella Polare, Paoline Ed. 2000; Ceneruttola e Neropece, romanzo, Ed. Mobydick 2000; Rane, principi e magia, Ed. Happy Art 2000; La pietra di luce, romanzo, Ed. Tredieci 2001; The musical tree, Gakken Co. Tokyo 2001; L’orto delle fiabe, Ed. Happy Art 2001; The moon in the lake, Gakken Co. Tokyo 2002; La zuppa del venerdì, Edizioni Castalia 2003; Small railroad things, Gakken Co. Tokyo 2003; La fiaba del Vajont Fatatrac 2003; Cenerentola ovvero la scarpetta di vetro Editrice Il Castoro 2003; Primo giorno di scuola nella foresta Edizioni Tredieci 2004; Il canto del mare Tredieci 2005; Storia di un ciliegio Edizioni Castalia 2005; Le Mille e Una Storia d’Oriente Panini Edizioni 2005; The fisherman’s dream Gakken Co. Tokyo 2006; Ranocchi nel fango in Pace libera tutti – Scrittori e illustratori per la pace’ UNICEF 2006; Senigallia Bohem Press 2006; Senza Numero Industrialzone 2006; La collina dei draghi e La strega megera in Le grandi storie Editrice AVE 2006; Le voci dei Tamtam, dieci fiabe dall’Africa Panini Edizioni 2006; L’épidémie d’imagination Soleil De Minuit Québec 2007; Storia Meravigliosa (e un po’ scomoda) di un’Autentica Principessa Kite Edizioni 2007; Like the Waves of the Sea Gakken Co. Tokyo 2007; Turandot Kite Edizioni 2007; Favolosi intrecci di seta, fiabe dall’Estremo Oriente Panini Edizioni 2007; The musical tree Educational Technology Hong Kong 2008; The full moon makes me have a dream Educational Technology Hong Kong 2008; Small railroad things Educational Technology Hong Kong 2008; Ferrara – I draghi, i cavalier, l’audaci imprese, le biciclette Kite 2008; La casa del vento Lapis 2008; Ranocchi nel fango Fatatrac 2008; Andrea Palladio Kite 2008; I canti dei ghiacci, fiabe dalle Regioni Artiche Panini Edizioni 2008; The Giant’s Hill Gakken Co. Tokyo 2009; The Sun and the Cloud Gakken Co. Tokyo 2009; Rane, principi e magia in Rane, principi e magia. Le migliori storie del Premio Cordone Le rane Interlinea 2009; E il lupo non passa! Lapis 2009; Echi d’oceano, fiabe dall’Oceania Panini Edizioni 2009; Insieme si fa festa! Lapis 2010; I Mirabolanti Viaggi di Nicky Stoppino, investigatore privato Kite 2010; Al di là, papà! Chardin tra le righe Ferrara Arte 2010; A Ritmo d’Incanto, fiabe dal Brasile Panini Edizioni 2010; Un mare di amici… Lapis 2011; Quel vento magico a Parigi! Ferrara Arte 2011; Il Grande Albero delle Rinascite, fiabe dalle terre d’India Panini Edizioni 2011; Ho sognato! Kite 2011; Bolzano – Le avventure del cavaliere senza nome Athesia 2011; Nel cuore della notte – Georges de La Tour a Milano Edizioni ENI 2011; Musica nel bosco Einaudi Scuola 2012; Lo strano caso dell’esploratore Stanley Livingstone Einaudi Scuola 2012, L’Orlando Curioso Ferrara Arte Edizioni 2012; Nel Bosco della Baba Jaga Panini Edizioni 2012; Cappuccetto Rosso, una fiaba moderna La Margherita 2012; Wiligelma Cook La Scuola 2012; Rovigo – Bellezza chiama bellezza, tesoro chiama tesoro Kite 2012; Il favoloso quaderno della piccola sorella Grimm Einaudi Scuola 2013; Ciak, il Cinema! Lo sguardo di Michelangelo Ferrara Arte Edizioni 2013; Storia Meravigliosa (e un po’ scomoda) di un’Autentica Principessa CΛOBO/SLOVO Edizioni Mosca 2013; I Sogni del Serpente Piumato - Fiabe e leggende dal Messico Panini Edizioni 2013; La Calaca Llora y la Serpiente Sueña – Cuentos y leyendas de México SM de Ediciones México, 2013; Nella vecchia fattoria Einaudi Scuola 2013; Il puzzle di Matteo Kite 2014; Il Canto delle Scogliere - Fiabe e leggende dalla Scozia Panini Edizioni 2014; Improvvisando! Edizione Accademia Nazionale di Santa Cecilia 2014, Sotto le ali del vento, Lapis 2015; La fiaba è servita! – Cibi incantati dall’Italia Panini Edizioni 2015; Il deserto fiorito Kite Edizioni 2015. Ha pubblicato per la narrativa scolastica, per CETEM: Strana storia nel bosco in ‘In Vacanza con... lupo Leo, vol. 1’, Il Magico Regalo in ‘In Vacanza con... mago Tac, vol. 2’, Pirati e tesori in ‘In Vacanza con... i pirati, vol. 3’, La Torre del Segreto in ‘In Vacanza con... il fantasma, vol. 4’; per le Ed. Tredieci: Primo giorno di scuola nella foresta in ‘Pronti... Via! 1’, Irene e il singhiozzo dell’orco in ‘Pronti... Via! 2’, Le prodigiose Melab in ‘Pronti... Via! 3’, Polvere nera nel bosco in ‘Pronti... Via! 4’, Il Tesoro dell’Isola di Pongo in ‘Pronti... Via! 5’; per MINERVA Scuola: Nella vecchia fattoria allegato a ‘Re Alfabeto in vacanza, vol. 1’, Il favoloso Quaderno della piccola sorella Grimm allegato a ‘Re Alfabeto in vacanza, vol. 2’, Pirati dappertutto! allegato a ‘Re Alfabeto in vacanza, vol. 3’, Perdi la maestra e trovi un mistero allegato a ‘Re Alfabeto in vacanza, vol. 4’, Musica nel bosco allegato a ‘Vacanze Evviva! Vol. 1’; Lo strano caso dell’esploratore Stanley Livingstone allegato a ‘Vacanze Evviva! Vol. 4’. Ha pubblicato La foresta furbastra... un gioco diverso (racconto e videogioco in CD ROM), Edizioni Costatilla – Disabili.com 2005 distribuito in oltre 32.000 copie in tutte le Scuole Primarie della regione Veneto. Ha pubblicato guide turistiche per ragazzi per la Collana Giraitalia, Bohem Press e per la Collana Arte e Avventura, Kite Edizioni. Scrive sul mensile per l’infanzia La Giostra, dal 1997. Ha scritto saggi su temi di letteratura giovanile in alcune riviste del settore e, dal 2004, i saggi introduttivi ai volumi cataloghi ‘Le immagini della fantasia – Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia’ di Sarmede (TV). Ha vinto i seguenti premi dedicati alla letteratura per ragazzi: Premio Nazionale Città di Marostica ‘Arpalice Cuman Pertile’ (1996); Premio Nazionale ‘Zaccaria Negroni’ (1996); Concorso Nazionale ‘Raccontami una fiaba’ (1998); Concorso Nazionale ‘Gianni Cordone’ (1999); Premio Nazionale ‘Una favola per sognare’ (2000); Premio Nazionale ‘M. Tabarrini-Castel Ritaldi’ (2000); Premio Internazionale Fiur’lini (2001); Premio Nazionale ‘Una favola al castello’ (2001); Premio Letterario ‘Libro di Marca’ (2002); Premio Nazionale ‘Alpi Apuane’ (2002), Premio ‘Dante Alighieri’ (2003); Premio UNICEF Comitato Provinciale di Ferrara (2004), Premio ‘F. Bernagozzi’ (2009), Premio Andersen (2013) come autore del miglior libro 6/9 anni. Dal 2010 è Presidente della Giuria del Premio Letterario Nazionale ‘Anna Osti’ di Costa di Rovigo per il settore Narrativa per Ragazzi. Ha tenuto una Lectio Magistralis sullo scrivere per ragazzi all’Accademia della Crusca in occasione delle Olimpiadi di Lingua Italiana organizzate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
www.luigidalcin.it






DAL CIN PIO

FOTOREPORTER e SCRITTORE

Pio Dal Cin nasce nel 1956. Da sempre appassionato di foto e scrittura, è stato per molti anni il fotografo della pagina del Gazzettino di Conegliano. Ha iniziato il suo percorso a Venezia, con il Summit del 1987 per poi continuare come fotografo di guerra, dal crollo del Muro di Berlino alla guerra Serbo Croata alla Rivoluzione Rumena. In Terrasanta per il settimanale L’Azione di Vittorio Veneto negli anni 90 ha realizzato alcuni servizi a Gaza e in Cisgiordania. Ha collaborato con l’Associated Press per il Nord Est Italia. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo libro “Codognè Cuore Veneto”. E’ appena stato edito il suo secondo libro intitolato “Taxidriver. Un veneto a Miami”.

“Se dovessi definire quello che sono, direi sicuramente un appassionato di fotografia con l'amore per la scrittura. Scrivere con la luce o con la penna in fondo sono la stessa cosa. Fotografare per me significa provare a congelare in un attimo una frazione infinitesima di tempo allo scopo di regalare un'emozione a chi la guarda o la guarderà magari tra due o trecento anni. Scrivere con la penna vuol dire coinvolgere chi legge cercando di raccontare per esteso le avventure di una vita vissuta contro corrente. Oggi dalla finestra del mio piccolo paese di campagna riesco a tornare indietro attraverso le mie foto e i racconti conservati dei miei viaggi per condividere le emozioni, gli incontri, le esperienze più suggestive che la vita mi ha regalato.
Senza avere la presunzione di possedere a risposta a tutti i perché, ma consapevole della fortuna di aver esplorato la gente attraverso gli incontri che ho fatto. Partendo dalle radici contadine de miei avi, come un albero ho cercato di estendere i miei rami e le mie foglie verso il cielo,viaggiando, fotografando, scrivendo, poiché questo è quello che riesco a fare meglio di ogni alta cosa; perché questo è il sogno che ho voluto e voglio continuare a vivere.”(Pio Dal Cin)





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